Programmazione e Valutazione nella Scuola Primaria 

Programmazione 

I docenti della scuola si riuniscono per formulare la Programmazione didattica annuale, in cui vengono esplicitate le competenze, le conoscenze e le abilità che si intendono perseguire, secondo le Indicazioni Nazionali e le Competenze Chiave definite dal Parlamento Europeo, per ogni fascia di età.

Competenze Chiave Europee:
 
1. Comunicazione nella madre lingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Competenze sociali e civili
6. Imparare ad imparare
7. Spirito d’iniziativa ed imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale

Vengono anche individuate Prove di Valutazione comuni iniziali, intermedie e finali, per la verifica degli apprendimenti, mentre le prove in itinere sono lasciate all’autonoma scelta dei docenti che le calibrano sul programma svolto e sulle caratteristiche dei propri alunni.
Gli alunni di classe II e V partecipano anche alle Prove di Valutazione Nazionale INVALSI.
La Programmazione Didattica Disciplinare è uno strumento che il Docente può modificare su ogni singolo alunno così da renderlo protagonista attivo nel percorso di apprendimento.

Valutazione

Il nuovo regolamento di coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni apporta alcune specifiche novità alle procedure valutative e spinge le scuole ad analizzare criticamente le proprie pratiche valutative per sistematizzarle in procedure condivise, con l'obiettivo di garantire sempre maggiore trasparenza, equità e rispondenza delle proposte educative ai bisogni formativi degli alunni.
La valutazione ha un'evidente finalità formativa e concorre, attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno al miglioramento dei livelli di conoscenza ed al successo formativo di tutti, considerati i livelli di partenza.
La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell‟intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. I docenti pertanto, hanno nella valutazione, lo strumento privilegiato che permette loro la continua e flessibile regolazione della progettazione educativo/didattica.


Il Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2020, n.41, ha previsto che, da quest’anno scolastico, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria sia espressa attraverso un giudizio descrittivo, riportato nel Documento di Valutazione e riferito a differenti livelli diapprendimento. La recente normativa ha individuato, per la scuola primaria, un impianto valutativo che supera il voto numerico e introduce il giudizio descrittivo per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, Educazione Civica compresa.

I docenti valutano, per ciascun alunno, il livello di acquisizione dei singoli obiettivi di apprendimento.




La valutazione nel dettaglio 

Criteri essenziali per la valutazione degli apprendimenti
(Circ. n. 10 del 23/01/09)
 
  • la finalità formativa;
  • la validità, l'attendibilità, l'accuratezza, la trasparenza e l'equità;
  • la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio;
  • la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;
  • il rigore metodologico nelle procedure;
  • la valenza informativa.


Come si valuta :

Valutazione diagnostica

Come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito di apprendimento:

  • Osservazioni sistematiche e non
  • Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)
  • Prove oggettive o strutturate a risposta chiusa  

Valutazione formativa

Per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. Serve ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il percorso:

  • Osservazioni sistematiche e non
  • Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)
  • Verifiche oggettive o strutturate a risposta chiusa degli obiettivi intermedi e finali concordate per classi parallele a livello di circolo
  • Analisi della congruenza tra obiettivi e risultati
  • Libere elaborazioni

Valutazione periodica (intermedia) e annuale (finale)

 l’Ordinanza ministeriale 172 del 4 dicembre 2020, che attua quanto previsto dal decreto legislativo 62/2017 e dal decreto legge 22/2020, art. 1 comma 2-bis. La recente normativa ha infatti individuato un impianto valutativo che supera il voto numerico e introduce il giudizio descrittivo per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione civica compresa. Un cambiamento che ha lo scopo di far sì che la valutazione degli alunni sia sempre più trasparente e coerente con il percorso di apprendimento di ciascuno.
Il giudizio descrittivo di ogni studente sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento:

  • Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
  • Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
  • Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
  • In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina. Nell’elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto e della sua evoluzione.
La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del Piano didattico personalizzato (PDP).

“Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione” (Art. 3 comma 1-bis Legge 169).
Si afferma comunque in linea di principio che la sosta è una condizione negativa e demotivante per la modificazione dei comportamenti cognitivi ed affettivi degli alunni e pertanto riveste carattere di assoluta eccezionalità, deve riguardare alunni che manifestano gravi difficoltà nel rapportarsi con il gruppo classe relativamente agli apprendimenti fondamentali, deve indicare concrete e significative possibilità di recupero connesse alla ripetenza.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato che per le verifiche in itinere, si continuerà ad atilizzre la scala decimale anche per una continuità didattica con la Scuola Secondaria di Primo Grado.
 




Documenti ministeriali

Documenti scolastici