Edizione straordinaria : "La Shoah"

  LA SHOAH 

"SHOAH" è un termine ebraico che significa "annientamento","sterminio". Esso si riferisce a una delle più vergognose vicende della storia umana, quando i regimi dittatoriali nazi-fascisti, poco più di sessant'anni fa, stabilirono, attraverso le Leggi Razziali di far arrestare tutti gli Ebrei e di rinchiuderli nei campi di concentramento e di sterminio, per eliminare del tutto la loro "razza", ritenuta inferiore. La stessa sorte toccò agli zingari, agli slavi, ai disabili, ai neri, e a tutti quelli che, secondo i nazisti e i fascisti, non appartenevano alla razza bianca ariana, considerata superiore e pura.


IL GIORNO DELLA MEMORIA

Con la legge 20 luglio 2000, n. 211 la Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “GIORNO DELLA MEMORIA” per ricordare la Shoah, la persecuzione degli Ebrei, ma anche di coloro che si sono opposti alla persecuzione a rischio della propria vita. Con questa legge lo Stato non può cancellare quello che è successo, ma può aiutarci a conoscere e a farci capire.

E’ importante parlare della Shoah, specialmente con noi bambini. Abbiamo imparato che non bisogna aver paura di ciò che non si conosce e che bisogna riflettere prima di giudicare le persone. E’ bello essere diversi dagli altri e apprendere cose nuove che non conosciamo. Tutti noi abbiamo abitudini e religioni diverse, ma tutti possiamo imparare gli uni dagli altri e arricchire la nostra cultura e il nostro cuore. Dalla storia noi bambini, e speriamo anche gli adulti, abbiamo capito che dobbiamo aiutarci nei momenti di difficoltà, perché solo così possiamo costruire un mondo migliore senza sofferenze.

Gli Ebrei sono stati perseguitati e il giorno della Memoria è il modo migliore per ricordare e riflettere perché tutti ci dobbiamo rispettare e amare, così come siamo. Inoltre, questo giorno fa nascere nei nostri cuori l’interesse per lo studio della storia e delle culture diverse dalla nostra. Solo con la conoscenza nasce il rispetto.

UN PO' DI... STORIA 

Dopo la sconfitta della Prima Guerra Mondiale (1914-1918), la Germania dovette affrontare una grave crisi economica e fu condannata a pagare enormi danni di guerra ai vincitori. Inoltre nuove difficoltà arrivarono con il crollo delle borse americane del 1929 che favorirono l'ascesa del Partito Nazista di estrema destra.

A questo partito aderirono coloro che si sentirono umiliati dai trattati di pace, odiavano gli stranieri (XENOFOBIA) e soprattutto gli Ebrei (ANTISEMITISMO), accusati di essere degli strozzini che si erano arricchiti durante la guerra. Il Partito Nazista era guidato da Adolf Hitler che nel 1923 organizzò un colpo di stato, fu arrestato e rimase in carcere per un anno, lì scrisse il libro Mein Kampf (La mia battaglia) nel quale spiegava il programma del suo partito: l’ampliamento dei confini della Germania su tutti i territori in cui si parlava tedesco (PANGERMANESIMO) e la purificazione della razza da raggiungere attraverso lo sterminio degli Ebrei, i comunisti, ma anche gli omosessuali, i disabili, gli zingari. Con le elezioni del 1932 Hitler fu nominato Primo Ministro.

Dopo l'incendio del palazzo del Parlamento tedesco, furono: eliminati gli avversari politici, abolita la libertà di stampa e a Dachau, vicino Monaco di Baviera, fu costruito il primo LAGER. Per eliminare gli oppositori si servì della Gestapo (la Polizia di Stato) e delle SS (la guardia del corpo personale), poi si nominò Führer e proclamò la nascita del Terzo Reich. Il 7 aprile del 1933 emanò le LEGGI RAZZIALI, con le quali gli ebrei tedeschi furono esclusi da molte professioni e associazioni.

Il progetto politico del führer si perfezionò nel 1935 con la promulgazione delle Leggi di Norimberga, con le quali si stabiliva che gli ebrei non erano cittadini di razza tedesca. Fu vietata qualsiasi attività economica e dopo il progressivo sequestro di tutti i beni, fu loro vietato l'ingresso nei teatri, nei cinematografi e ai concerti. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale iniziarono le deportazioni nei lager. Le leggi razziali furono adottate in tutti i paesi alleati alla Germania.

In Italia entrarono in vigore nel 1938 e portarono alla confisca dei beni, alla perdita del lavoro, della cittadinanza e all’allontanamento dei bambini e dei ragazzi ebrei dalla scuola pubblica. Nel Settembre del 1941, per essere identificati ancora meglio, gli ebrei furono obbligati a portare la stella ebraica a sei punte, fatta di panno giallo con impressa la parola "JUDE". Sembra incredibile che possano essere accaduti quei fatti e che donne, uomini e bambini di un popolo intero siano stati perseguitati e uccisi nei campi di concentramento e nelle camere a gas, ma purtroppo è tutto vero.

ROMA 16 OTTOBRE 1943

 

Il 24 settembre 1943 a Roma, il comandante della Gestapo Herbert Kappler, pretese dal rabbino, capo della Comunità ebraica, la consegna di 50 chili di oro, per evitare la deportazione di 200 persone. Il 16 ottobre 1943 alle 5,30 del mattino, 300 soldati tedeschi iniziarono la caccia per i quartieri di Roma, il maggior numero di arresti avvenne nel quartiere ebraico, l'antico ghetto. Dopo il rilascio di alcuni prigionieri (perché coniugi o figli di matrimonio misto), rimasero nelle loro mani 1.024 ebrei, tra cui 207 bambini. Per due giorni rimasero rinchiusi nel collegio militare di via della Lungara, fino a quando furono caricati a forza sui camion, verso il campo di concentramento di Auschwitz. Solo sedici di loro fecero ritorno a casa, di cui una sola donna e nessun bambino sopravvisse. Roma fu liberata il 4 giugno 1944. Per non dimenticare le vittime della Shoah sono state poste delle “pietre d’inciampo”, in ottone lucente, nei luoghi dove queste persone avevano vissuto, prima di essere deportate e uccise.

UN QUADRO DA… SCOPRIRE

CROCIFISSIONE BIANCA di Marc Chagall

 

Marc Chagall era un pittore russo di origine ebraica; in quest’opera simbolica, esprime le sofferenze del popolo ebraico perseguitato nell’Europa centrale e orientale. In questa scena caotica Gesù è la figura più importante del dipinto, simbolo dell’ebreo perseguitato e di ogni vittima innocente. Gesù è avvolto dal tallit.

La storia del dipinto si legge in senso antiorario. Tutto inizia da un esercito con in mano le bandiere rosse dei russi, che si scaglia contro un povero villaggio di ebrei: tutto viene bruciato, gli abitanti per potersi salvare fuggono su una barca. Sotto a questa scena si possono veder degli uomini che cercano di salvare l’unica cosa importante per la loro vita: la Torah.

In basso al centro c’è il candelabro, la menorah, uno dei simboli della religione ebraica presente in tutti i templi. Più a destra un uomo, con abito e berretto verde, fugge portando un sacco sulle spalle; sotto di lui un rotolo della Bibbia in fiamme e una donna preoccupata, che cerca di proteggere il suo bambino. Un soldato in uniforme nazista saccheggia e incendia la Sinagoga in segno di assoluto disprezzo. In alto sopra la croce, si vedono altre figure, forse uno di loro è Mosè, comunque individui che non sempre hanno il coraggio di guardare e accettare ciò che succede in Europa: alcuni si coprono gli occhi, altri pregano che tutto possa finire al più presto.

Quest’opera, simbolo del terrore e dell’assenza di umanità, ci ha aiutati a capire il disprezzo nei confronti degli ebrei e il dolore che hanno provato.


Marc Chagall, “Crocifissione bianca”, realizzato nel 1938 e custodito presso l'Art Istitute di Chicago “

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